Attrice russa. Figlia di cantanti, crebbe in un ambiente artistico;
debuttò nel 1893 nella compagnia di Sinel'Nikov, specializzandosi in
ruoli comici, come quello dell'ingenua. Lavorò poi a Vilno con K.
Nezlobin, dedicandosi al repertorio classico. Nel 1896 fu chiamata
all'Aleksandrinskij di Pietroburgo, dove ottenne un caloroso successo in
Senza dote di Ostrovskij. In seguito, amareggiata dall'ambiente
burocratico del teatro imperiale, lo abbandonò per fondare, nel 1904,
dopo una tournée in provincia, un proprio teatro, alla guida del quale
chiamò nel 1906, V. Mejerchol'd. Sotto la sua direzione recitò le
parti di Edda Gabler, di Nora in
Casa di Bambola di Ibsen, di
Mélisande in
Pelléas et Mélisande di Maeterlinck.
Preoccupata per le teorie che Mejerchol'd andava sviluppando sull'automatismo
nell'attore, nel 1907 ruppe con lui, spiegando le proprie ragioni in una famosa
lettera. L'anno seguente chiuse il suo teatro e si recò in tournée
in America. Al suo ritorno intraprese un giro, con la sua compagnia, per la
provincia russa, al termine del quale si ritirò dalle scene
definitivamente. La
K. fu attrice di grande sensibilità,
disponibile a verificare tutte le novità che, in quegli anni di ricerca
artistica, si susseguivano con ansia. I simbolisti fecero di lei un mito
(Pietroburgo 1864 - Taškent 1910).